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Thriller nordici: i maestri del giallo scandinavo

Tra paesaggi innevati e lunghi inverni, c’è posto anche per killer e delitti: a indagare saranno i protagonisti dei thriller nordici, nati dalla penna di Läckberg, Nesbø e altri autori.

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Fiordi suggestivi, aurore boreali, case colorate che punteggiano il verde prato di un’isoletta, città in cui il tepore accogliente delle abitazioni difende non solo dal freddo, ma anche dal lungo inverno e dalla sua poca luce: questi sono senza dubbio alcuni degli elementi che rendono affascinante la Scandinavia e, in generale, tutto il Nord Europa. E poi, naturalmente, ci sono le storie che arrivano da questi paesi: fiabe antiche e romanzi moderni, ma soprattutto i thriller nordici, libri gialli, noir e polizieschi che hanno acceso una scintilla di passione in molti lettori e lettrici di tutto il mondo. Il norvegese Jo Nesbø e lo svedese Stieg Larsson sono due tra gli autori più noti, ma il crime che viene dal freddo vanta un’ampia produzione: perché non addentrarci nel tema con i nostri consigli di lettura?

 

Thriller nordico: breve storia, caratteristiche e stile narrativo

Cieli grigi, luci che si riflettono sulle gelide acque del Nord, inverni che sembrano non finire: il palcoscenico è pronto per il thriller nordico, che oggi vive un momento florido sia nel settore editoriale, che per quanto riguarda serie TV e produzioni cinematografiche. Nel panorama dei libri gialli, il sottogenere nordic noir, come è spesso definito, ha iniziato la sua ascesa negli anni Novanta, quindi in tempi piuttosto recenti. La diffusione in ambito internazionale, infatti, è avvenuta solo quando un gran numero di opere è stato tradotto in varie lingue, rendendole così accessibili a un ampio pubblico.     

 

Le origini del giallo nordico

Se il successo mondiale è storia moderna, anzi, contemporanea, le origini del giallo nordico sono invece molto più datate. Alcuni esempi risalgono alle prime decadi dell’Ottocento: parliamo, per esempio, di Steen Steensen Blicher, autore danese di “Præsten i Vejlbye” (1829, “Il pastore di Vejlbye”) oppure del norvegese Maurits Hansen con “Mordet på Maskinbygger Roolfsen”, “L'assassinio dell'ingegnere Roolfsen”. Quest’ultimo testo è stato pubblicato nel 1839, due anni prima dei “Delitti della Rue Morgue” di Edgar Allan Poe, e ha per protagonista un investigatore privato: probabilmente, il primo della storia letteraria.  

 

Nel periodo successivo alla Seconda guerra mondiale, il thriller nordico ha poi tratto ispirazione dalle due scrittrici inglesi Dorothy L. Sayers e Agatha Christie, e ha sviluppato progressivamente alcuni tratti che ancora oggi lo caratterizzano. 

 

Caratteristiche del thriller nordico

Il nordic noir si distingue per una narrazione spesso lenta, ma intensa, che permette al lettore di entrare completamente nelle atmosfere e nell’azione, sotto la guida di descrizioni dettagliate. Le ambientazioni sono i paesaggi del nord, battuti dai venti e plasmati dai lunghi inverni, grigi e cupi, che fanno da specchio a vicende altrettanto tese, ricche di suspense. Non mancano, però, di tanto in tanto, i gialli che si svolgono durante la stagione estiva, in cui la natura esplode di vita nuova e ci si dedica ai viaggi e alle gite all’aperto.

 

Il contesto sociale e politico ha grande importanza, in queste narrazioni: le trame, infatti, includono quasi sempre dei riferimenti realistici alla società contemporanea, che fanno da collante per la storia e le conferiscono maggiore profondità. Il realismo delle trame passa anche attraverso la descrizione della violenza, che però non è mai esaltata, ma riportata in modo oggettivo, oppure raccontata tramite le vicende di chi l’ha vissuta e ancora ne porta addosso le conseguenze fisiche e psicologiche.

 

I personaggi, infine, e i protagonisti in maniera particolare, sono complessi, profondi, umani, caratterizzati da problemi e conflitti interiori.
 

Romanzi thriller del nord consigliati

Thriller nordici: libri da leggere in un solo fiato

Dopo aver parlato delle origini e delle caratteristiche di questo sottogenere, è il momento di passare ai veri e propri consigli di lettura a tema. Ci muoveremo dalla Svezia all’Islanda, sulle strade di Oslo e su quelle di Helsinki, senza dimenticare la Danimarca e la sua capitale, attraverso il filo conduttore di thriller, gialli, noir e polizieschi nordici. Una selezione che rappresenta un assaggio, ci auguriamo stuzzicante, del panorama letterario crime in Nord Europa. 

 

“Il figlio sbagliato” di Camilla Läckberg

Camilla Läckberg è una delle scrittrici di thriller nordico più conosciute, autrice della serie “I delitti di Fjällbacka”, con protagonista Erica Falck e Patrik Hedström. Dalla sua penna sono nati diversi altri personaggi, ma la coppia Falck-Hedström è la più longeva, ed è presente anche nel suo ultimo romanzo, “Il figlio sbagliato”. Mentre il paesino di Fjällbacka si prepara per un rito importante (la mostra fotografica dell’artista Rolf Stenklo), la quiete è sconvolta da un avvenimento tragico e imprevisto: la morte del grande fotografo. Quando uno scrittore candidato al premio Nobel per la letteratura viene aggredito, si comincia a fare strada l’ipotesi che i due eventi siano collegati. A indagare sarà Hedström, ma Falck troverà per caso alcuni indizi che potrebbero rivelarsi definitivi nello scoprire una una verità che affonda i piedi nelle storie di famiglia e nei segreti degli ambienti culturali più esclusivi.

 

“L’omicidio Vera Kal” di Håkan Nesser

Dai tre racconti di Håkan Nesser emerge un nord dalle tinte cupe, dove i rapporti umani sono fragili e il passato è pieno di verità tenute nascoste: “L’omicidio Vera Kal” ha come protagonisti tre personaggi alle prese con altrettanti delitti, che dimostrano come alcune decisioni che prendiamo abbiano effetto anche a distanza di anni, sia sulle nostre vite che su quelle degli altri, e come il passato sia davvero poco propenso a scomparire per sempre.

 

“Cloruro di sodio” di Jussi Adler-Olsen

Carl Mørck guida la Sezione Q della polizia danese, protagonista della fortunata serie di romanzi gialli dello scrittore Jussi Adler-Olsen. In “Cloruro di sodio” i poliziotti dovranno riaprire una vecchia indagine per fare luce sull’incidente che ha provocato la morte di un bambino di tre anni. Un romanzo in cui niente è casuale e in cui ogni indizio ne svela un altro, facendo anche luce su molte altre vicende che coinvolgono la squadra di investigatori. 

 

“La pietra del rimpianto” di Arnaldur Indridason

Reykjavík, capitale dell’Islanda, è un posto tranquillo in cui la vita scorre senza intoppi. O forse no: nella quiete di un quartiere residenziale, il rumore delle sirene della polizia è tanto insolito quanto fuori luogo. Eppure proprio lì, in quel palazzo così tranquillo, è stato trovato il cadavere di una donna. Sulla scena del crimine, appuntato su un pezzo di carta, c’è il numero di telefono dell’ex detective Konráð: sarà proprio lui a dover sciogliere alcuni dei tanti misteri del libro di Arnaldur Indridason La pietra del rimpianto”, scavando alla ricerca di una verità scomoda.

 

“La cena” di Martin Österdahl

Una famiglia che attende la cena del 31 dicembre è un quadretto ordinario e rassicurante, ma non in un thriller nordico, svedese in questo caso. L’ultima notte dell’anno riserverà tremende sorprese per Lisa e Mikael Kjellvander, protagonisti del romanzo “La cena” di Martin Österdahl: una portata dopo l’altra, infatti, riemergerà ciò che ha segnato per sempre il loro passato. 


 

gialli scandinavi

“L’uomo delle castagne” di Søren Sveistrup

Una scia di sangue sconvolge la Danimarca: a collegare gli omicidi sembra ci siano soltanto alcuni strani omini, fatti di fiammiferi e castagne. Ma la verità, anche in questo thriller nordico, va cercata in quello che è accaduto molti anni prima: “L’uomo delle castagne” è l’esordio letterario di Søren Sveistrup, adattato per la tv nella miniserie omonima di sei episodi. 

 

“Il fattore coniglio” di Antti Tuomainen

Cosa potrebbe succedere se un uomo metodico e preciso si trovasse all’improvviso alle prese con un parco avventura ereditato da suo fratello, insieme a una montagna di debiti con gente non proprio onesta? È ciò che accade al protagonista del romanzo del finlandese Antti Tuomainen, “Il fattore coniglio”: il matematico Henri Koskinen dovrà confrontarsi con criminali senza scrupoli, trovare il modo di ripagare i debiti contratti dal defunto fratello, e gestire il rapporto con Laura, una donna che suscita in lui diverse emozioni che non pensava di poter provare.

 

“La casa delle tenebre” di Jo Nesbø 

Dal creatore del tormentato detective Harry Hole, protagonista di ben tredici romanzi, arriva un horror che promette emozioni forti. Gli ingredienti sono piuttosto semplici, quasi banali: un bosco, una casa, un telefono che squilla. Ma nessuno deve rispondere, perché c’è una cabina telefonica che può far sparire nel nulla chiunque alzi il ricevitore. Con “La casa delle tenebreJo Nesbø omaggia la letteratura dell’orrore con uno stile accattivante, che invita a proseguire la lettura pagina dopo pagina, senza mai fermarsi, fino alla fine. 

 

Il fenomeno “Millennium”

Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist sono i nomi di due personaggi noti anche a chi non frequenta gli scaffali del giallo scandinavo. La serie “Millennium” di Stieg Larsson, infatti, è un pilastro del thriller nordico: tra il 2005 e il 2007 sono usciti, postumi, “Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco” e “La regina dei castelli di carta”. L’eredità di Larsson, scomparso prematuramente, è stata raccolta da David Lagercrantz, autore dei successivi “Quello che non uccide”, “L'uomo che inseguiva la sua ombra” e “La ragazza che doveva morire”. 

 

Eccoci al termine di questo viaggio tra killer e misteri in salsa nord europea: ci auguriamo di aver soddisfatto la tua voglia di delitti, trame intricate e indagini.

 

Quali sono i tuoi thriller nordici preferiti?