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Cattive maestre. Donne in technicolor che hanno influenzato un'intera generazione - Librerie.coop

Cattive maestre. Donne in technicolor che hanno influenzato un'intera generazione

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€ 18,90
Dettagli
FORMATO Brossura
EDITORE Sperling & Kupfer
EAN 9788820079758
ANNO PUBBLICAZIONE 2024
CATEGORIA Cinema e spettacolo
Scienze sociali
Attualità e politica
COLLANA / SERIE Saggi
LINGUA ita

Descrizione

Chi non ricorda le bellissime (e giovanissime) protagoniste di Non è la Rai? Persino chi non ha mai visto il programma avrà canticchiato qualche volta T'appartengo di Ambra Angiolini. E proprio dal fenomeno di Non è la Rai parte Maria Cafagna per aprire il proprio «cassetto emozionale» e far emergere un desiderio piuttosto frequente in molte giovani donne: essere belle. Anzi, essere belle e famose. Cafagna ha ben in mente il modello a cui aspiravano le adolescenti della sua generazione: Ambra, appunto, la ragazza prodigio scelta come conduttrice del programma di Gianni Boncompagni. Per tutte loro, è stata lei la prima «cattiva maestra ». Negli anni a venire, poi, altre protagoniste della tv hanno contribuito, più o meno consapevolmente, a creare un preciso immaginario femminile: dalla potentissima Maria De Filippi alla pungente Ilary Blasi, passando per la sensualità di Belén Rodríguez fino alla comicità impegnata di Paola Cortellesi. Ripercorrendo le loro storie e attraverso le parole di giornaliste, scrittrici, psicologhe, divulgatrici che, come lei, sono cresciute con quei modelli, Maria Cafagna esplora in queste pagine il linguaggio dell'intrattenimento dagli anni Novanta a oggi e il modo in cui quelle «cattive maestre» hanno avuto un ruolo, nel bene e nel male, nel formare un'intera generazione, non solo di donne. Sospendendo ogni giudizio, l'autrice analizza personaggi e trasmissioni popolari - oggi dai più considerati «trash» - e ci mostra come l'evoluzione di un Paese passa anche, e forse in primo luogo, dalla cara vecchia televisione, che da sempre tenta di rispondere alle esigenze di un pubblico di cui, comunque la si pensi, facciamo parte anche noi.